Le cantine contemporanee sono organismi complessi che richiedono un alto utilizzo energetico. Alcuni studi recenti presso l’Università di Siena hanno messo in evidenza che per mettere in commercio una bottiglia di vino si immettono in atmosfera circa 1,83 kg di anidride carbonica.
Il vino che si fa pittura, che diventa forma di espressione artistica, assumendo una nuova dimensione.
Il viticultore ha da sempre utilizzato numerosi strumenti per la gestione della quotidianità che lo hanno coadiuvato nella cura del vigneto e nella trasformazione e conservazione del prodotto.
Lei è un artista a tutto tondo – giornalista, scrittore, poeta, art director, graphic designer, editore di riviste equestri, scultore – una figura eclettica nel campo delle arti. Come si definirebbe?
Nella terza tappa del percorso “Atelier in cantina” affrontiamo alcune riflessioni riguardo l’utilizzo, o meglio la fruizione, delle cantine quali luoghi di incontro, di eventi e scambi culturali.
La seconda tappa del percorso “Atelier in cantina” muove i passi verso alcune riflessioni legate al connubio, sempre più marcato, tra arte e luoghi di produzione vinicola.