Un debutto importante e significativo, quello scaturito nel corso del workshop “Le Bollicine e i Vini in Rosa: Scenario, Mercato, Tendenze, Prospettive”, per l’inaugurazione di Acqui Wine Days tenutosi il 25 settembre a Villa Ottolenghi, ad Acqui Terme. Il Consorzio Tutela Vini d’Acqui ha presentato per l’occasione l’Acqui docg Rosé, un nuovo vino secco Spumante da uve Brachetto, che si può declinare anche come Fermo, che ha debuttato con la vendemmia del 2017.
I consumatori dei mercati italiani e internazionali chiedono sempre più Vini Spumanti e Vini Rosé, due trend paralleli in continua crescita, come testimonia la ricerca “Rosato & Spumante” realizzata dall’Osservatorio del Vino – Unione Italiana Vini a settembre 2020 e presentata da Carlo Flamini. È stato evidenziato come i mercati che assorbono maggiormente le quote di mercato dei Vini Rosati e Vini Spumanti sono UK, USA e Germania. La somma di questi due trend sono gli Sparkling Rosé, vini che l’Italia nel 2019 ha prodotto per 49 milioni di bottiglie e le proiezioni per il 2021 dicono che questo numero può arrivare a quota 64 milioni, mentre la produzione mondiale per il 2021 può raggiungere 160 milioni, raggiungendo il 5% dei consumi totali di spumante. Una crescita in cui si può inserire l’Acqui docg Rosé.
“Per ora la produzione di Acqui docg Rosé si limita a 10 aziende, – ha commentato Paolo Ricagno, Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Acqui – ma tante altre stanno decidendo di iniziare su questa strada, convinte dal progetto. Si tratta di un percorso che quindi coinvolge non solo i produttori, ma anche il territorio e le istituzioni. Ovviamente, questo nuovo vino non significa che abbiamo deciso di mettere in secondo piano il Brachetto d’Acqui docg. Attualmente produciamo 3 milioni di bottiglie e puntiamo a aumentare questo numero”.
Il compito della politica in questo scenario è fondamentale e l’ha spiegato l’Assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa:
“È necessario che le istituzioni si impegnino a facilitare l’esportazione dei nostri vini e la start-up dell’Acqui docg Rosé rappresenta un esempio di iniziativa da promuovere –ha affermato –– Si tratta di un’occasione da sostenere per far conoscere sempre più le nostre eccellenze, come anche il Brachetto d’Acqui docg, sempre però di pari passo con la promozione turistica del nostro straordinario territorio”.
Il mercato dei vini rosati ha enormi possibilità di sviluppo, come ha sottolineato Riccardo Ricci Cubastro, Presidente Federdoc: “La produzione mondiale di vini rosati si attesta intorno ai 24 milioni di ettolitri, mentre il totale della produzione italiana di vini è di 48 milioni di ettolitri – ha spiegato– Quindi il mercato mondiale dei rosati corrisponde a metà della produzione del Paese che produce più vini in assoluto, l’Italia. Questo dato ci mostra quanto sia importante l’iniziativa dell’Acqui docg Rosé, un progetto coraggioso e di qualità, che ora va caratterizzato e raccontato correttamente”.
Il vino rosa è di casa in Valtenesi, sul lago di Garda, come ha illustrato Mattia Vezzola, Vicepresidente del Consorzio Valtenesi. “Tuttavia -ha affermato- la cosa più importante è dare un’identità precisa ai vini perché senza una caratterizzazione precisa è difficile ritagliarsi la propria fetta di mercato. Questo, dopo aver dato il via a un nuovo interessante progetto, deve essere il prossimo passo dell’Acqui docg Rosé, senza dimenticarsi però del Brachetto d’Acqui docg, che ha fatto la storia di questo territorio”.
Uno degli aspetti più interessanti che accompagna le zone vinicole è senz’altro il turismo, come ha affermato Magda Antonioli, Professore Associato all’Università Bocconi e Consigliere di amministrazione di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo: “L’enoturismo è uno dei trend più importanti degli ultimi anni e sta diventando sempre più un veicolo determinante per la promozione di un territorio. Ed è quindi indispensabile promuovere la narrazione di tutta la filiera del vino così da offrire a un turista sempre più consapevole una rete strutturata di informazioni ed esperienze”.
Giulio Somma, direttore de Il Corriere Vinicolo ha sostenuto che “L’iniziativa del Consorzio Tutela Vini d’Acqui è visionari. Inoltre l’idea ”.
Concetto ripreso anche da Andrea Zanfi editore di Bubble’s e fondatore di Spumantitalia secondo il quale “L’interesse verso le bollicine sta crescendo sempre più. Il territorio acquese si presta inoltre molto alla realizzazione di sparkling e il progetto Acqui docg Rosé è estremamente interessante”.
Ha concluso il workshop il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini che ha spiegato il ruolo della parte pubblica: “Il Comune deve essere sempre più parte attiva nel processo di valorizzazione del nostro territorio e dei nostri vini come l’Acqui docg Rosé e il Brachetto d’Acqui docg Con iniziative come Acqui Wine Days abbiamo perciò una straordinaria possibilità di promozione del nostro territorio, ricco di tradizioni, di sapori e di colori”.
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