di Massimo Marchi, Segretario Nazionale FISAR
È giunto il momento di mettersi in front office, in posizione di ascolto, in un’attenta analisi della nostra Federazione.
Il mio principale desiderio e compito sarà rappresentato dalla capacità di raccogliere le esigenze dei soci, delle stesse delegazioni, e in sinergia con il nostro Presidente e gli altri componenti della Giunta Esecutiva e del Consiglio Nazionale, elaborarli e renderli fruibili a tutti.
Saranno quattro anni in cui metterò a disposizione tutto il mio know now, al servizio della nostra Federazione, con l’unico obiettivo di dare concretezza al mio ruolo, non conosco e non desidero conoscere il senso del “penso e credo”, ma sono portatore sano del concetto del “fare e dare”, in un reciproco scambio d informazioni e sensazioni positive, che devono avere l’unico indirizzo di arricchire di contenuti la nostra Associazione.
Potranno insistere momenti difficili, possibili incomprensioni, ma dovremo insieme leggerli in un’ottica di condivisione reciproca, con l’unico scopo di fornire contributi e punti di miglioramento alla nostra Federazione.
Abbiamo scritto e detto che il socio Fisar dovrà riappropriarsi della centralità del suo ruolo, ed io in qualità di vostro segretario nazionale, darò tutto il mio supporto per raggiungere questo scopo. La rubrica dedicata alla figura del segretario, non vorrà essere solo una mera didascalia di incontri, scadenze e quant’altro, ma anche e soprattutto, un momento di riflessione per tutte le attività che andremo a svolgere o potremmo mettere in campo, perché sono fermamente convinto che se vogliamo far crescere Fisar, dovremo tutti andare oltre i pregiudizi contro questo o quello, mettere dentro il baule dei ricordi tutte quelle forme di contrapposizione, opportunismi, egoismi gratuiti, che in momenti certi, hanno solo regalato i momenti più bui della nostra associazione.
E allora forza, rimbocchiamoci le maniche, io per primo, per dare nuovi significati a tutto ciò che prima ha diviso, ma con la voglia del fare, potremo solo regalarci tante soddisfazioni, da condividere e spendere nel panorama enogastronomico italiano e non solo.
Scrivi un Commento