A cura di Lara Loreti
Il 27esimo Merano WineFestival nel novembre 2018 si è chiuso con l’8,5% in più di visitatori rispetto all’edizione precedente e con il ricordo di una carrellata di eventi e novità che hanno reso brillante e sempre più di qualità l’edizione.
Un weekend a Merano per rigenerarsi. Clima mediterraneo, panorama incantato, le acque limpide del fiume Passirio. E poi i castelli principeschi, in primis il Trauttmansdorff, il Kurhaus, il teatro civico e i giardini, Con le Alpi a fare da cornice a un quadro ricco di pennellate variegate e piacevoli. Dal confort delle Terme, cuore della città, alla bontà dei piatti tipici, dai negozi che animano le eleganti strade del centro ai locali dove bere un aperitivo o un gin tonic post cena. Fino al vino, principe della meravigliosa località altoatesina, protagonista incontrastato in quello che è diventato uno degli appuntamenti annuali più attesi e desiderati dagli appassionati di vino: il Merano Wine Festival. Un insieme di ricchezze che spaziano dal food al confort allo sport e allo shopping, e che fanno di Merano la vera regina di inverno e non solo del turismo italiano, con flussi crescenti anche dagli altri Paesi europei.
Partiamo dalla kermesse vinicola che attira visitatori da ogni parte d’Italia, ma anche da Austria, Germania e Inghilterra. Il 27esimo Merano WineFestival nel novembre 2018 si è chiuso con l’8,5% in più di visitatori rispetto all’edizione precedente e con il ricordo di una carrellata di eventi e novità che hanno reso brillante e sempre più di qualità l’edizione. In tutto 11mila presenze nei cinque giorni della manifestazione. Crescente l’interesse per le giornate della bio&dynamica con la selezione di vini biologici, biodinamici e PIWI (varietà di vite resistenti alle crittogame) e di Catwalk Champagne, accompagnato dallo show-cooking sul palco del Kursaal dello chef stellato Karl Baumgartner. Il patron Helmuth Köcher nell’elegante scenario del Kurhaus, sede del festival, ha ospitato nella Official Selection oltre 950 case vitivinicole tra le migliori in Italia e nel mondo, e più di 120 artigiani del gusto; più un grande focus sui vini rosè. E tra gli ospiti più vip anche Joe Bastianich, protagonista di uno spettacolo da lui ideato con musica e racconti di vita vissuta, il tutto in compagnia di un calice di vino.
Insomma, un grande successo non solo per la varietà e qualità dei vini in mostra, ma anche e soprattutto per l’atmosfera magica che Merano regala con il suo essere pret-a-porter. E anche quest’anno, i migliori vini presenti alla manifestazione sono stati premiati con l’Award Platinum, riconoscimento assegnato da Helmuth Köcher attraverso la guida The WineHunter Award. Dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per la Toscana, 34 i vini incoronati: Alto Adige Pinot Nero Riserva Doc Burgum Novum 2015, Castelfeder; Alto Adige Gewürztraminer Doc Terminum 2015, Cantina Tramin; Costa D’Amalfi Bianco DOC Fiorduva 2016, Marisa Cuomo; Collio Friulano Doc Riserva Zegla 2013, Renato Keber; Franciacorta Vittorio Moretti 2011, Bellavista; Molise Rosso Doc Don Luigi 2014, Di Majo Norante; Langhe Rosso Doc Luigi Einaudi 2013, Poderi Luigi Einaudi; Barolo Bricco San Pietro Vigna D’La Roul DOCG 2013, Rocche dei Manzoni; Barolo Marcenasco Docg 2014, Renato Ratti; Barolo Ciabot Mentin Docg 2014, Domenico Clerico; Barbaresco Vanotu Docg 2015, Pelissero; Sardegna Rosso Igt Turriga 2014, Argiolas; Pantelleria Doc Ben Ryé 2016, Donnafugata; Carmignano Vin Santo Occhio Di Pernice Doc 2011, Tenuta di Artimino; Brunello di Montalcino Riserva Docg Millecento 2012, Castiglion Del Bosco; Toscana Rosso Igt Monteverro 2014, Monteverro; Toscana Igt Desiderio 2015, Avignonesi; Colli Toscana Centrale Igt Flaccianello Della Pieve 2015, Fontodi; Rosso Toscana Igt Paleo 2015, Le Macchiole; Toscana Rosso IGT Casalferro 2015, Ricasoli; Bolgheri Rosso Superiore Doc Ornellaia 2015, Tenuta Ornellaia; Toscana Igt Siepi 2016, Castello di Fonterutoli; Vigneti Delle Dolomiti Igt San Leonardo 2013, San Leonardo; Amarone Della Valpolicella Docg Riserva Di Costasera 2012, Masi Agricola; Amarone Valpolicella Docg 2013, Carlo Ferragù; Alto Adige Pinot Bianco Doc Rarità 2005, Cantina di Terlano; Franciacorta Dosage Zéro Noir 2009, Ca’ Del Bosco; Barolo Bussia Riserva Docg 2009, Parusso Armando; Carmignano Docg Capezzana 2008, Villa Di Capezzana; Trento DOC 976 Riserva Del Fondatore 2008, Letrari; Trento Doc Madame Martis Brut Riserva 2008, Maso Martis; Trento Doc Cuvée Dell’Abate Brut Riserva 2008, Abate Nero; Valpolicella Amarone Classico Riserva Docg 2008, De Buris e Veneto Rosso Igp Harlequin 2009, Zymé. Chiuso il sipario della kermesse, l’appuntamento è per la prossima edizione che si terrà dall’8 al 12 novembre 2019.
Dal calice alla tavola il passo è brevissimo: per i gourmet, in pieno centro tappa obbligata è il ristorante Sissi, regno dello chef stellato Andrea Fenoglio. Il versatile cuoco delizia i palati con la sua cucina tradizionale, volta a valorizzare le delizie del territorio riproposte con stile ed eleganza. Sono 30-35 piatti proprosti che interpretano la tradizione italiana e l’avanguardia, oltre a ricette must dello chef diventate irrinunciabili per i clienti. Dieci in tutto i tavoli, più l’undicesimo più appartato per le occasioni speciali. Il nome del ristorante ricorda le passeggiate che la impetratrice Sissi si concedeva lungo il fiume e per le stradine ai piedi delle montagne di Merano, che al fascino principesco di lei è rimasta devota. E’ il 1870 quando l’imperatrice Elisabetta d’Austria, desiderosa di ritirarsi in un luogo soleggiato e al riparo dal vento, sceglie Castel Trauttmansdorff, nel cuore della cittadina, per svernare fino al 1889. Nessuno sfarzo, eppure la decisione dell’imperatrice Sissi cade lo stesso su Merano, in primis per la sua posizione meridionale, ma allo stesso tempo vicina al centro dell’impero, ma per il suo fascino discreto. Quattro in tutto le visite di Sissi nella cittadina altoatesina che è divnetata così simbolo e luogo di cura per la nobiltà. Oggi Castel Trauttmansdorff ospita il Touriseum, il Museo che colleziona oggetti legati alla storia del turismo della regione, il cui patrimonio museale si arricchisce costantemente grazie a donazioni.
Ma una vista a Merano non può prescindere da un blitz (o anche di più) alle Terme: un bagno di benessere tra idromassaggi e vapori, in un ambiente confortevole dove rilassarsi dopo una giornata di degustazioni o dopo una passeggiata in montagna. Da non perdere la sessione di sauna con il maestro – fissata in vari orari e aperta a tutti – che inebria l’aria con essenze di eucalipto e lavanda. Poi un tuffo nelle piscine di acqua a 15 gradi, all’aperto, in uno scenario mozzafiato.
Per gli amanti del relax più esigenti, l’ideale è l’hotel Terme: un viaggio nel tempo in un luogo di “culto” per Merano. Prima di accedere alla hall dell’albergo ci si trova di fronte una struttura architettonica di arte contemporanea immersa in un contesto ottocentesco: un intreccio di forme e colori dallo stile e comfort moderno e nel design un forte richiamo alla storia dell’Alto Adige. Dalla hall il viaggio prosegue al Palm Lounge della struttura, dove vengono serviti cocktail e specialità. L’ambiente è arricchito da quadri che ritraggono istanti di vita a Merano di Sissi, lampadari con corna di cervo, tappeti di pelle di mucca e mobilia in legno naturale. Merito della progettazione del famoso architetto bolzanino Matteo Thun che nel 2006 ha realizzato l’hotel, in un crescendo di contrasti tra stile moderno e tradizionale. In tutto 139 camere (suite comprese) dove poter godere di sedie a dondolo, poltrone stile “Belle Époque” assieme a dettagli in cristallo Swarovski e lana di pecora. Da provare anche il Bistro La Piazza, progettato dall’architetto Hugo Demetz.
Ma il pezzo forte della struttura è la Sky Spa, inaugurata ad aprile 2017, progettata da Demetz con vista a 360° sul paesaggio alpino. Siamo al quarto piano, in un’oasi di benessere di 3.200 metri quadri, con ampie zone relax all’aperto con camino e angolo dedicato a infusi, tisane e mele fresche dell’Alto Adige. Il tutto deliziato da vista panoramica favolosa. A terra invece c’è la Garden Spa, da cui è possibile raggiungere i 7.600 metri quadri e le 15 piscine delle Terme di Merano, attraversando (anche in accappatoio) il tunnel riscaldato di collegamento. Per tutta la bella stagione l’offerta si arricchisce con il Parco delle Terme di 52.000 metri quadri e altre 10 piscine all’aperto. D’inverno, invece, per gli amanti dello sport, bastano pochi metri per raggiungere il comprensorio sciistico Merano 2000.
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