Raffaella Melotti
Riscoprendo, con questa breve rubrica, la figura del sommelier dal punto di vista storico, ne ho colto gli aspetti salienti del suo agire prima dell’avvento del marketing per arrivare a sottolineare i collegamenti con il suo fare moderno.
La parola somigliere proviene dal latino sagmarium, ed indicava la persona che storicamente si occupava degli approvvigionamenti, del cibo, del vino e dell’acqua e del loro trasporto da un luogo all’altro con animali da soma (in latino, sagma, ossia soma).
Nell’antica Grecia era il simposiarca, ovvero il responsabile del simposio e presenziava la mescita e il servizio del vino nei banchetti politici. Vino mai servito da solo, ma opportunamente miscelato, (da qui la parola “mescita”), nelle giuste dosi, con acqua.
I romani, seduti al convivio, venivano serviti dagli haustores che avevano l’ulteriore compito di classificare i vini in relazione alle loro caratteristiche particolari (De Rustica, Columella). Compito del magister o arbiter bibendi, invece, era di preparare, poco prima dell’inizio del convivio, la bevanda composta da vino, acqua e spezie; egli organizzava così le modalità di servizio degli haustores, i sommelier del periodo.