Marzio Berrugi
Circa dieci anni orsono si pensò ad una ulteriore evoluzione del territorio con la creazione della Docg Lison, con sottozona Lison classico, riservata ai comuni nella provincia di Venezia già compresi nella vecchia Doc: sostanzialmente uno sforzo intelligente per innalzare il Tai come vitigno faro della zona.
La resa/ha nel Lison si abbassa a 110 qli, la resa in vino al 77% tagliando fuori le eccedenze, il grado alcolico minimo va ad 12, l’asticella dell’estratto deve scendere a 18gr/litro ed il Tai raggiunge l’85%. Ancora più rigido è il disciplinare del Classico. Cito solo il 100% di Tai, minor resa ed il grado minimo che arriva a 12,5%. Piacevoli differenze tra suoli in prevalenza argillosi e freschi che dan corpo, struttura e un po’ di affinamento in legno come optional e suoli con buona presenza di minerali che invece apportano alcol, corpo e ricchezza di profumi nel Lison e suoli caratterizzati solo da argilla e caranto nel Classico.