Cristina Baglioni
Il Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari realizzato nel complesso produttivo, ovvero all’interno della ex Cantina Vaselli, oltre 3000 metri quadrati distribuiti su 6 piani (piano terra, 1° piano e 4 piani sotterranei, scendendo per 27 metri), è tra i musei del vino più grandi in Europa. Il vino protagonista di questo territorio, già dagli etruschi è il filo conduttore del percorso di visita del museo, che fortemente trasmette il ricordo e l’emozione della scoperta della vita di una comunità che è vissuta di lavoro nei poderi e nella cantina (secondo la leggenda, costruita dai prigionieri austriaci della prima guerra mondiale). Figura chiave il Conte Romolo Vaselli, personaggio visionario che, acquistando nel 1942 la cantina dal conte Vannicelli Casoni e una tenuta inizialmente di circa 200 ettari (per arrivare in seguito a 1000 ettari nel territorio di Castiglione in Teverina e comuni limitrofi), qui realizzò una azienda agroindustriale, la INEC spa, dove si produceva carne chianina, olio, vermouth, aceto, spumante ma soprattutto vino di grande qualità.
L’Orvieto doc e il Sangiovese Santa Giulia a marchio Vaselli erano esportati a livello internazionale; l’Orvieto doc Vaselli infatti fu il primo “Orvieto” ad essere esportato negli USA. Lungo tutto il percorso espositivo vi sono fotografie, video, collezioni di etichette, pubblicità dell’azienda negli anni 40, sagome dei personaggi chiave nella storia della cantina, che offrono al visitatore uno spaccato dell’epoca e la dimensione di un’azienda per quei tempi all’avanguardia. Aspetto di fondamentale importanza, che emerge dalle testimonianze, fu l’impiego del lavoro femminile, che contribuì all’emancipazione delle donne che vi lavorarono e allo sviluppo del territorio.
Ci sono inoltre molti attrezzi originali della cantina, principalmente degli anni ‘40, che sono stati posizionati dagli architetti, ingegneri ed antropologi che hanno progettato il Museo, nei vari piani ed angoli, come sculture silenziose. Il Muvis è una sorta di viaggio a ritroso nel tempo; discendendo nelle profondità della cantina, la comunicazione basata su modelli informativi diventa esperienza dei sensi, grazie a passaggi fisici dentro le vasche, che contengono la memoria del vino e dei suoi profumi, e grazie a proiezioni di immagini e suoni che permettono di ascoltare le voci dei lavoratori e delle lavoratrici.
Il culmine è l’arrivo alla “Cattedrale”, ultima sala nelle profondità, così chiamata per le volte del soffitto che fanno pensare ad una cattedrale. Questa sala, fonte di miti e leggende, custodisce il tesoro del Muvis, le botti di legno giganti del diametro di 3 metri. Qui il visitatore è completamente rapito dalla suggestione della sala, dai profumi, dalle storie che vengono narrate. Al Muvis c’è una sala per laboratori e attività didattiche e due sale conferenze che ospitano seminari, degustazioni ed eventi di promozione enogastronomica. Inoltre, il Muvis a gruppi e scuole, offre la possibilità di scoprire il vino attraverso i sensi, con un laboratorio tenuto da un esperto sommelier, oltre che degustazioni dei vini della Teverina e prodotti tipici.
Questo museo è un contenitore mediale, nel senso che le installazioni (filmati, foto, attrezzature) testimoniano la storia di una comunità, aspetti della produzione; ci sono inoltre installazioni e opere d’arte che rappresentano come il vino nell’immaginario, trasformi aspetti di vita e di lavoro in un momento speciale. Ma è al tempo stesso un soggetto narrante, per un duplice aspetto. È testimonianza di una vita contadina che si svolgeva entro le sue mura, fermo immagine della società tra il 1942 e il dopo guerra, ma è anche protagonista, in quanto cuore pulsante di eventi e degustazioni, volte alla promozione delle eccellenze enogastronomiche della teverina e della diffusione della cultura del vino. Il Museo del Vino di Castiglione in Teverina vuole essere dunque nell’intento della comunità locale un luogo testimonianza ma anche fulcro di cultura, di arte, di formazione, di promozione, di piacevoli incontri e condivisione di emozioni intorno al vino.
Muvis Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari
Piazza del Poggetto 12, Castiglione in Teverina (VT) Sito web: www.muvis.it Tipologia: museo demoetnoantropologico Fondato dal Comune di Castiglione in Teverina nel 2014
Scrivi un Commento