Le grappe di famiglia raccontate da Cristina Nonino

Il Sommelier Magazine Le grappe di famiglia raccontate da Cristina Nonino
Credits: Cinzia Vanzan

Notizia inviata dalla Delegazione Fisar di Venezia

In degustazione:
Acquavite d'uva Monovitigno Fragolino
Grappa Nonino Tradizione
Grappa Nonino Monovitigno  Merlot
Grappa Nonino Riserva Prosecco 24 mesi in barrique
Grappa Nonino antica Cuveè Riserva 5 Years in barrique

 

È una storia di artigianalità, rigore e tenacia quella che ci racconta la maggiore delle figlie di Benito e Giannola Nonino, distillatori dal 1897, giunti ormai alla 6° generazione. La distilleria viene fondata dal capostipite Orazio, passando poi di padre in figlio. Benito e Giannola nei primi anni ’70 sperimentano ed iniziano a produrre grappe monovitigno e acquavite d’uva.

Con entusiasmo Cristina, maestro distillatore, ci racconta di come mamma Giannola con tenacia porta le proprie idee e le sue preziose ampolle di distillati sperimentali all’interno dei palazzi ministeriali a Roma finchè su sua insistenza, nel 1984, il D.M. 20.10.1984 emanato dall’allora Ministro dell’Agricoltura e Foreste Pandolfi riconosce “su specifica richiesta dei Nonino” il disciplinare di produzione dell’Acquavite o distillato di uva aprendone la produzione ai distillatori di tutto il mondo.

E ancora: la ricerca degli antichi vitigni autoctoni friulani che porterà all’istituzione del premio “Nonino Risit d’Aur (Barbatella d’Oro) e all’avvio dell’iter burocratico per la richiesta del riconoscimento di tali vitigni; vitigni che da autorizzati nel 1977 sono oggi addirittura raccomandati, fiore all’occhiello della viticoltura furlana. Un racconto denso di camei di personaggi famosi del mondo della cultura e dello spettacolo, l’amicizia e la collaborazione con Luigi Veronelli che scrisse “Picolit, picolit, che sgnapa …”. E mentre Cristina ci racconta con passione della sua famiglia e delle sue grappe restiamo incantati dall’energia che sprigiona, che ha ereditato da mamma Giannola.

La consapevolezza di voler essere unici negli insegnamenti del padre Benito e nelle sue parole: “chiudete l’azienda il giorno in cui per fare la grappa dovrete fare quello che fanno gli altri … !!”.