Brunello 2017: gennaio è la verifica dei mercati.

Il Sommelier Magazine Brunello 2017: gennaio è la verifica dei mercati.

Sdoganato ormai il consueto appuntamento delle Anteprime di Toscana che si tiene ad inizio anno con tutti i Consorzi di tutela partecipanti, il Consorzio del brunello ha deciso di correre in proprio anche se ad onor del vero qualche segnale si era notato già da Brunello Off e l’ultima edizione dell’Anteprime di Toscana. L’esigenza di una Denominazione così forte può implicare cambiamenti consolidati da trenta anni di collaborazioni con gli altri Consorzi a favore di una presentazione” singola” in tempi prossimi alla messa in commercio; sicuramente è questa la volontà dei produttori che porta vantaggi in quanto tutti gli attori: giornalisti, blogger, influencer, sommelier, assaggiatori parlano in prossimità della messa in commercio del vino andando ad intercettare la clientela e suscitando appunto curiosità che tradotta in termini pratici vuol dire vendite e business.

Il Sommelier Magazine Brunello 2017: gennaio è la verifica dei mercati.  Dopo l’anteprima in solitario per il Brunello 2017 (novembre 2021), oggi arriva la messa in commercio con tante curiosità e spunti di riflessione dettati da un trend finora positivo delle annate precedenti sia in termini qualitativi che di mercato ed i conti con una pandemia che non vuol proprio lasciarci e che impatta in maniera importante sul turismo e conseguentemente sulle vendite al ristorante o delle attività recettive.

La vendemmia 2017 è figlia di un andamento climatico non particolarmente favorevole per la produzione di Brunello, i tratti salienti sono un inverno siccitoso ed una primavera che possiamo definire tendenzialmente calda, escludendo un brevissimo periodo di aprile dove una gelata improvvisa ha creato alcuni danni soprattutto in termini di gemme e quindi di frutto. A seguire un’estate molto calda con punte di temperature elevate non consuete da queste parti, escursioni termiche non molto pronunciate nel periodo agostano, stress idrico importante con tutte le problematiche conseguenti quali una iniziale surmaturazione, un blocco parziale della fotosintesi, un ritiro dell’acino in termini di crescita. Fortunatamente settembre ha riequilibrato in parte questa situazione con piogge che hanno permesso il riallineamento e l’equilibrio vegetativo e funzionale. In definitiva un’annata calda che ha messo alla prova i produttori che hanno reagito bene grazie all’esperienza maturata ed alle buone pratiche di vigna e cantina messe in atto. I vini si presentano buoni, forse non molto longevi, con il frutto importante, elegante, note speziate e vegetali. La parte alcolica pronunciata, il tannino definito ma in alcuni casi ancora in maturazione, la freschezza presente. In definitiva un’annata “si” che potrebbe riservarci ancora qualche sorprese con l’andar del tempo.

I nostri assaggi:

  • Casanova di Neri- Complesso e ampio, frutto rosso maturo, sottobosco, spezie in alternanza, pulito. Caldo, piacevolmente fresco e tannico, beva importante.
  • La Fiorita- Frutto rosso maturo, floreale secco, nota balsamica, speziato. Elegante nella beva, tannino evoluto, equilibrato, caldo.
  • Tenute Silvio Nardi- Ampio, frutto rosso e sottobosco, tostatura pulita, note di caffè e liquerizia. Caldo di corpo, tannino ancora nervoso, fresco.
  • Renieri- Naso piacevole sul frutto maturo, speziatura importante, balsamico. Beva piena, elegante, tannino pulito, sapido e lungo.
  • Ridolfi- Grande complessità che spazia dal frutto alla spezia alla mineralità iodata e richiami vegetali. Bocca piacevole, leggermente fresca, sapido.
  • La Fiorita- Elegante e dritto nel frutto rosso e piccolo, legno pulito, nota di floreale secco. Beva interessante sul tannino pulito e la sapidità.
  • Capanna- Frutto rosso e visciola, fiori, leggero amaricante, note di spezia, dosaggio di legno ben fatto. Caldo, robusto, tannino in divenire, lungo.
  • Altesino ”Montosoli”-Pulizia olfattiva, dritto nelle sensazioni di frutto rosso maturo, sottobosco e note minerali. Beva importante, piena, equilibrata.
  • Armilla- Naso interessante con evoluzioni di sottobosco e amarena matura, floreale, muschio e pepe. Caldo, di corpo equilibrato. Bocca lunga.
  • Val di Suga- Frutto rosso maturo, note candite, erbe officinali, ferroso, Caldo giustamente tannico, ritmato e battente.
  • Corte Pavone- pronunciato il frutto maturo, macchia e bosso, muschio e minerale. Bocca importante, tannino pronto, richiami olfattivi forti e pronunciati.
  • Col di Lamo- Espressione elegante del Brunello con frutto e spezie ben bilanciati, note di fungo e foglie secche. La bocca è interessante, piena, lunga e sapida.
  • Villa Poggio Salvi-Netto nella frutta rossa e surmatura, note balsamiche e vegetali, tabacco e leggera frutta secca speziato. Caldo, rotondo e lungo.
  • Carpineto- Classico nello stile aziendale con concentrazione del frutto e complessità, speziato e vegetale di fungo, nota amaricante, Rotondo e caldo, equilibrato e lungo di beva.
  • Casisano-Espressione del naso importante in scala evolutiva, dal frutto alla spezia, dal vegetale alle note leggermente balsamiche. Rotondo, caldo, piacevolmente tannico.
  • Le Machioche- Complesso e fine esprime le note classiche del vitigno con espressione di sottobosco, tabacco caffè, cacao. La bocca è precisa equilibrata, pronta, giustamente tannico.
  • Le Chiuse- Classico nell’alternanza olfattiva del frutto maturo e spezie pungenti, note terrose e vegetali. La beva è piacevole armonica equilibrata e calda.
  • Pietroso- Interessante il frutto piccolo in maturazione ben legato al vegetale, leggera balsamicità, dosaggio del legno ben fatto. La bocca è fresca, calda, piacevolmente tannica, sapida.

 

Riserva 2016:

Abbiamo dovuto fare uno sforzo mentale per separare le due annate e per evitare comparazioni tra 2017 e 2016 ris.

Serve ricordare come la vendemmia 2016 abbia espresso già uno standard qualitativo elevato; nel caso di specie avendo un anno in più di affinamento il vino si è ulteriormente “aggiustato” in termini di piacevolezza ed equilibrio accomodandosi nella poltrona più alta mostrando sempre il carattere del sangiovese, la sua complessità e la propensione al lungo invecchiamento. Vini molto diretti dal colore brillante e trasparente, olfattivamente complessi con note ampie che vertono alla terzialità; al gusto corposi, strutturati, piacevolmente tannici, legno bilanciato e lunghezza di beva.

I nostri assaggi:

  • Banfi Poggio Alle Mura-Pulizia maniacale, netti i sentori di frutta matura, spezia dolce e sottobosco, minerale di focaia. Caldo e robusto, piacevolmente tannico, beva ritmica e lungo.
  • Caparzo-Legno pulito, frutto rosso, candito di arancia, vegetale secco e nota balsamica. Robusto e caldo, tannino setoso, beva lunga.
  • Donatella Cinelli Colombini- Decisamente complesso ed ampio, fruttato, legno bilanciato, leggero boise e vegetale. Caldo, beva succosa, buona concentrazione, giustamente tannico.
  • Caprili-Gioca molto sul frutto maturo, erbe officinali e macchia; la spezia è leggera. Caldo di buona beva, già in equilibrio.
  • Fattoi-frutta rossa sotto spirito, note vegetali di tabacco e paglia secca, minerale di iodato, buccia candita. Rotondo e gradevole al palato, richiama alla freschezza ben coperta.
  • Pacenti Franco- Grande complessità nel frutto rosso e piccolo sottobosco nero, speziatura importante e minerale. Robusto e caldo, piacevolmente tannico, lungo.
  • Poggio di Sotto-Pulizia olfattiva, frutta matura, sottobosco e spezie in maniera generosa. Sorso potente, pieno, lungo di beva, sapido.
  • Cava d’Onice- Ampio al naso con frutta matura e sottospirito, spezia e mineralità. Caldo, rotondo, di corpo pieno, appagante.
  • Tiezzi ”Vigna Soccorso”- Ampio ventaglio aromatico con frutto rosso maturo, sottobosco e canditi, legno pulito, note iodate e leggermente balsamico. Di beva importante, tannino pulito e battente, fresco, sapido e lungo.
  • Ciacci Piccolomini “Vigna Pianrosso”- Complesso e lungo sulle note fruttate mature, leggero cuoio, erbe officinali e balsamicità . Beva importante, piena e succosa.
  • Fattoria dei Barbi- Il legno lega il frutto e la spezia in maniera elegante, note di liquerizia e minerale. Caldo, di corpo, tannino pulito e piacevole, lungo.
  • Pietroso- Pulito e netto nel frutto e nelle note balsamiche, spezia pungente ben integrata, complesso. Beva importante, tannicità piacevole, lungo, sapido.
  • Il Poggione ”Vigna Paganelli”- Armonia nel frutto rosso e piccolo, note di balsamico, spezia in progressione, vegetale secco. Caldo, robusto, in equilibrio, piacevole.

 

 

Rosso di Montalcino 2020

Il Sommelier Magazine Brunello 2017: gennaio è la verifica dei mercati.  Decisamente un salto di qualità quello dei produttori Ilcinesi nel voler riqualificare questo rosso che ultimamente sembrava un refuso del blasonato brunello. Nell’annata 2020 si è riscontrato la caratteristica principale del vino, ovvero qualità e bevibilità molto curate che ci hanno fatto riscoprire il piacere del Sangiovese giovane figlio dell’acciaio con l’interessante intrigo tra frutto, acidità e tannini capaci di dare centralità alla denominazione. Alcune aziende si sono presentate con annate più vecchia come la 2019 dove il carattere della grande annata si fa sentire in tutta la degustazione mostrando sicuramente maggior complessità, con beva più importante e lunga.

I nostri assaggi migliori:

  • Albatetri-Pulito e netto nel frutto rosso in maturazione, note di leggero salmastro e macchia, beva fresca, tannino battente, sapido.
  • Canneta- naso complesso su frutti e fiori, note di vegetale fresco, gustoso e sapido gioca su tannino e freschezza.
  • Caparzo- elegante e fine appena speziato. Caldo, di corpo, sapido. Piacevole.
  • Fattoria dei Barbi- Naso complesso e articolato su frutto rosso e frutto piccolo, nota erbacea. Lungo di beva, giustamente tannico, fresco.
  • La Gerla- piacevole il frutto rosso con richiami al sottobosco, leggermente vegetale- Gustoso e battente con tannini puliti.
  • Renieri- frutta rossa in maturazione, con marasca e prugna, nota floreale di violetta. Caldo, fresco, tannino battente, sapido.
  • Fattoria La Lecciaia- Decisamente fruttato con richiami di minerale, appena speziato. Caldo, di beva fresca, persistente.
  • Castiglion del Bosco- Frutto rosso in maturazione, floreale, note di legno piccolo- Beva fresca e battente esalta la parte sapida.
  • La Rasina- complesso e fine richiama la frutta in maturazione, floreale. Gustoso, lungo correlazione con l’olfattiva, piacevolmente tannico.
  • Casanova di Neri- ampio nella fragranza olfattiva con richiami precisi al frutto rosso. Beva fresca, giustamente tannico, ritorno minerale e sapido.