BENVENUTO BRUNELLO 2021 Off

Davvero encomiabile la volontà del Consorzio del Brunello di Montalcino di proseguire nell’avventura di Benvenuto Brunello, nonostante le problematiche legate alla situazione pandemica che ci attanaglia. Il voler proseguire nella programmazione dell’evento, da una parte comunica la volontà di riscossa nel mondo del vino e dall’altra, cosa altrettanto importante, non interrompere un progetto iniziato da quasi 6 lustri che valorizza e promuove Montalcino nel mondo e fa conoscere il suo Re: il Brunello.

Certo che l’atmosfera  respirata non è quella solita degli altri anni dove la presenza dei produttori con i loro banchi di assaggio contribuivano ad uno scambio di impressioni e commenti che consolidavano quella socialità che per  molti di noi era diventata quasi ricorrenza, un modo di rinsaldare amicizie internazionali con la solita stretta di mano ed un arrivederci all’anno prossimo.

Oggi con le frontiere chiuse, con le regioni chiuse, tutto è calendarizzato, contingentato, programmato e distanziato, termini e azioni che purtroppo sono entrati nel nostro quotidiano;  l’importante a questo punto è esserci,  consapevoli di costituire i portavoce di una rinascita a tutto tondo del comparto enologico nazionale.

 

L’annata 2020 e le sue stelle

L’andamento climatico ha seguito un percorso molto favorevole per le fasi agronomiche nei primi mesi dell’anno, ricchi di piogge che hanno generato un’importante riserva idrica risultata utilissima nel periodo giugno fine agosto, periodo dove non abbiamo  avuto nessuna precipitazione con inizio di stress idrico, calmierato ai primi di settembre con piogge leggere che hanno determinato la reidratazione del chicco con benefici effetti.

La vendemmia senza piogge ha permesso alle aziende di sceglier il miglior momento vendemmiale portando in cantina uve sane, strutturate, mature; ottimo l’aspetto fenolico e il tenore  zuccherino. Condizioni ideali  che indirizzano verso un vino ottimo e duraturo. L’aspetto analitico conferma questa situazione. Da riscontrare un leggero calo della produzione di uva rispetto alla media ma come abbiamo detto di grande qualità. Questo Brunello 2020 sarà un vino ambizioso grazie all’alcol, alla struttura, alla componente tannica ed acida.

Con queste prerogative la divina Federica Pellegrini, madrina dell’evento non ha avuto indugi assegnando  il rating massimo delle stelle, 5.

 

Rosso di Montalcino 2019

Non ho mai considerato il Rosso di Montalcino come fratello minore del Brunello, anzi ho sempre cercato di valorizzare, in esso, quell’espressione del Sangiovese più schietto che si origina nella particolarità del territorio, nell’età delle vigne e soprattutto nel periodo di sosta in cantina che non permette una maturazione lunga del vino. Le caratteristiche di frutta rossa  in polpa, leggero floreale, alcune note  di mineralità  rendono questo vino piacevole con aspetto gustativo  caldo, piacevolmente tannico, fresco, di  buona beva. La vendemmia ritardata ha contribuito a innalzare il grado qualitativo.

I nostri assaggi:

  • Barbi-Intenso e complesso esalta la polpa rossa in maturazione, nota floreale, buona mineralità. Gusto caldo, nota tannica pulita ,freschezza e sapidità.
  • Capanne Ricci-Intenso e netto, punta sulla fragranza, evidente la nota del frutto in maturazione, leggera nota vegetale fresca. Gusto deciso, pienezza di bocca lungo.
  • Fattoi-Interessante cromaticità, naso intenso con richiami minerali, frutto rosso e piccolo. Gusto decisamente caldo con tannini in evoluzione, fresco.
  • La Gerla-Piacevole combinazione del frutto, minerale con richiami di sottobosco acerbo. Gusto caldo, di corpo, tannino  giovane ma piacevole, sapido.
  • Scopone– intenso e fine, frutto piacevole, leggera nota speziata, richiami minerali. Gusto caldo, di corpo piacevolmente tannico.
  • Tiezzi Enzo e Monica-Ampio e piacevole sulle note di frutto e fiore, leggera nota vegetale fresca. Gusto pieno, di corpo, giustamente tannico, con beva fresca, lungo.
Brunello di Montalcino Docg 2016 e Riserva 2015

Questa edizione 2021 si presenta come  un’ accoppiata vincente, cosa non molto comune nel panorama enologico ma che a Montalcino si è voluta sfatare ripetendosi a quella del 2006/2007 rimasta negli annali insieme alla 2010  e alla 2012, tutte particolarmente interessanti per qualità e struttura. Due annate frutto di coincidenze (congiunzione) particolari, dovute al clima e al territorio in primis a cui segue la maniacale cura dei vignaioli nel cercare sempre di produrre vini di alta qualità. Sono queste le impressioni che ho avuto durante e dopo le degustazioni di queste annate che tutta la critica enologica internazionale ha decretato come eccellenti e con punteggi altissimi.

Annata 2016:

Sicuramente una bella vendemmia, la migliore o una delle migliori del ventennio, grazie a madre natura che ha contribuito per il 90% in virtù dell’andamento climatico, lasciando al

 

vignaiolo una marginalità ristretta d’azione, relegando il suo lavoro al miglioramento o completamento di ciò che è nato bello. In quest’ottica il vignaiolo non ha potuto far altro che evidenziare il proprio stile o far emergere la collocazione territoriale del vigneto

lavorando sulle fermentazioni e sull’uso dei legni facendo delle “selezioni” all’interno del perimetro della Denominazione. L’imbarazzo personale è stato quello di dover selezionare alcuni dei migliori assaggi, consapevole dell’alta qualità e quindi  lasciando poco margine di valutazione tra i vari vini.

I nostri assaggi:

  • Carpineto- Estrazione cromatica interessante. Evidente il frutto rosso in maturazione, note speziate. Gusto caldo, leggera freschezza e tannino pronto, lungo di beva.
  • Le Chiuse– quasi dolce, dosato nelle note amaricanti e minerali, speziatura bilanciata, vegetale secco. Gusto pieno, rotondo di grande bevibilità.
  • Tenuta di Sesta– Naso pulito, netto nelle note di vegetale, frutto piccolo maturo, note balsamiche. Gusto caldo, tannini puliti e battenti, grande la rispondenza naso -bocca, sapido.
  • Banfi -Vigna Marrucheto- espressione ampia del frutto e spezia, nota ferrosa e balsamica, tabacco. Gusto pieno, di corpo, equilibrato.
  • Poggio Landi– prevalenza di sottobosco in maturazione, pepe e note minerali di talco. Gusto caldo, fresco, giustamente tannico, in evoluzione.
  • Lisini– sottobosco maturo, fungo, arancia candita e spezie in armonia. Gusto rotondo e caldo, beva fresca e piacevole, sapido.
  • Cava d’Onice-Colombaio-Interessante cromaticità. Polpa rossa, spezia di pepe nero, cardamomo, fiori secchi, nota mentolata . Gusto molto caldo, avvolgente, di corpo, trama tannica perfetta.
  • La Fiorita-Fiore di N.O.(Natalie Oliveros)-Ampio di frutti rossi piccoli, note di anice sensazioni agrodolci, amarena sciroppata, fragola.- Gusto netto non profondo, sapido e fresco.
  • Uccelliera-floreale secco, pietra focaia, leggera balsamicità, polpa matura. Gusto intenso e fine, marca la mineralità, tannino pulito e beva fresca.
  • Val di Suga-Vigna del lago– Ampio nel frutto maturo, speziatura marcata ,minerale di talco, tabacco e bacca nera. Gusto succoso ,di corpo, equilibrato, sapido.
  • Mastrojanni-Vigna Loreto – Ampia speziatura, frutto piccolo, caffè e tabacco. Gusto pieno, di corpo, setoso, sapido, lungo.
  • Podere Brizio-Naso complesso, amarena e agrume, floreale secco, spezia e ginepro. Gusto pieno, di corpo tannino battente, persistente.
  • San Polo– Prugna e vegetale, tabacco e balsamicità, pepe e cannella. Gusto caldo,setoso nei tannini, rotondo, di lunga persistenza.
  • Donatella Cinelli Colombini-Casato prime donne– Intenso, fine, pepe, tabacco, piacevole frutto e sottobosco, liquirizia. Caldo di corpo, grande piacevolezza, lungo.
  • Le Ragnaie– Pulito e complesso, muschio, nota di prugna, richiami alla lavanda ed erbe amaricanti. Gusto pieno, di corpo, vellutato e sapido.
  • Caprili– Macchia mediterranea e frutto rosso, spezie e amaricante, minerale e salino. Gusto rotondo e dritto, lungo, buona la retrolfattiva.
  • Albatetri– Deciso nella nota mediterranea, frutto maturo, speziato, minerale di focaia, appena balsamico. Gusto caldo e robusto, equilibrato, setoso, lungo.
Annata 2015 Riserva:

L’annata 2015, già di per sé importante, ha confermato nella versione riserva quanto preventivato in ordine di eleganza regalando un vino armonico e rotondo e andando a implementare sia l’aspetto olfattivo sia gustativo in una progressione unica d’intensità e concentrazione. La vena acida integrata alla perfezione  con la trama tannica dona grande bevibilità, lunghezza gustativa e chiusura sapida. Il richiamo olfattivo  si concretizza nella rielaborazione delle sensazioni  iniziali riportando soprattutto il fruttato maturo e la speziatura come finale di bocca.

I nostri assaggi:
  • Tiezzi Ezio e Monica-Vigna Soccorso– Amarena sotto spirito, spezia nera, agrumato dolce, amaricante, pulizia totale del legno. Gusto molto caldo, avvolgente, vellutato, lungo, beva vivace, perfetta.
  • Machetti– Intenso e fine, frutta in confettura e candita, ribes e pepe nero, cuoio e tabacco. Gusto deciso, netto, lungo, sapido.
  • San Lorenzo-Bramante– Muschio e macchia, bacche nere, pietra focaia, pepe, tabacco. Gusto  deciso, piacevole il tannino, fresco di beva, lungo.
  • Sassodisole -Frutta rossa agrumata e matura, lavanda, pepe e cannella, caffè, chiusura minerale. Gusto caldo, rotondo, equilibrato, sapido.
  • Canalicchio di Sopra-Intenso e complesso, frutto piccolo nero, confettura rossa, ampia la spezia, chiude vegetale secco. Gusto articolato tra alcol e tannino, fresco, sapido.
  • Roberto Cipresso -Fine, note di tabacco e menta secca, caffè e cardamomo, ribes e fragolina matura. Gusto deciso, caldo, equilibrato, sapido.
  • Casisano -Grande concentrazione del frutto piccolo e nero, cassis, mentolato, caffè e tabacco. Gusto pieno, di corpo, persistente, piacevole.
  • Casanova delle Cerbonaie-Vigna Montosoli– Molto fine, complesso, ribes, lamponi, sandalo, pepe nero, vaniglia.  Gusto rotondo e caldo, vellutato, lungo.
  • Caparzo– Apre al sottobosco con spezia ed erbe amaricanti, sentori di bosso e salvia, leggero smalto, pepe. Gusto caldo, morbido, battente.
  • Tenuta La Fuga- Fine ed intenso, gioca sul frutto in polpa e confettura, note amaricanti di mallo, pepe, polveroso. Gusto Deciso, marcato con ritorni amaricanti, fresco tannino piacevole.
  • Podere Le Ripi-Lupi e sirene– Molto fine, erbe officinali e canditi, spezia e tabacco, liquirizia, arioso. Gusto molto caldo, robusto, elegante trama tannica, ottima beva.
  • Capanna-frutto polposo, sottobosco e spezia dolce, cipria e nota balsamica. Gusto rotondo, pieno, vellutato, piacevole beva.

Moscadello di Montalcino Doc

Non potevamo chiudere questa esperienza senza degustare il Moscadello di Montalcino Doc, un grande vino che trova origine in scritti antecedenti quelli del Brunello.  Ho preferito la versione vendemmia tardiva come logica prosecuzione gustativa.

  • Banfi-Florus 2017. Giallo dorato, limpido, riflessi vivaci, denso. Naso intenso, complesso nella fragranza, fiori gialli secchi, note mielose, frutta gialla in polpa e disidratata, leggero minerale. Gusto dolce, caldo, di corpo, piacevole beva data dalla spalla acida presente e vestita. Lungo e persistente.
  • Col d’Orcia- Pascena 2015– Giallo dorato, riflesso vivo, denso. Naso importante nelle note mielose di acacia, frutta a polpa gialla matura, albicocca secca, fiori gialli appassiti, camomilla, molto intenso. Gusto dolce, caldo, fresco, ritorni olfattivi, sapido, lungo.