Il vino che si fa pittura, che diventa forma di espressione artistica, assumendo una nuova dimensione.

Il viticultore ha da sempre utilizzato numerosi strumenti per la gestione della quotidianità che lo hanno coadiuvato nella cura del vigneto e nella trasformazione e conservazione del prodotto.

Grazie ad un Decreto ministeriale sono stati aggiornati i limiti delle contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili da fosfiti nella frutticoltura e viticoltura biologica.

La genomica sta riscrivendo, in parte, la storia della diffusione della fillossera in Francia.

Provenienza territoriale e rispetto dei vitigni autorizzati sono due delle garanzie che, nel vino, sono state fino ad oggi più difficili da certificare.

DECRETO RILANCIO: SÌ ALLA VENDEMMIA VERDE PARZIALE

CRESCE LA PRODUZIONE AL NORD, LIEVE FLESSIONE AL CENTRO E UN IMPORTANTE CALO TRA SUD E ISOLE. AUMENTA LA PRODUZIONE IN FRANCIA E SPAGNA MA L’ITALIA RIMANE PRIMO PRODUTTORE AL MONDO

La seconda tappa del percorso “Atelier in cantina” muove i passi verso alcune riflessioni legate al connubio, sempre più marcato, tra arte e luoghi di produzione vinicola.

Cari Associati, avevo scritto il mio contributo con largo anticipo rispetto a questo triste momento che stiamo vivendo a causa del virus Covid-19.

Il Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari realizzato nel complesso produttivo, ovvero all’interno della ex Cantina Vaselli, oltre 3000 metri quadrati distribuiti su 6 piani

In vino veritas, d’accordo, ma dov’è in fondo la verità del vino? Basta girarsi e guardarsi intorno, sì perché la risposta sta lungo tutto lo Stivale, letteralmente scrigno enologico e vitivinicolo prezioso, unico nel cosmo enoico internazionale.

COME PERSONE, CI SI RESTA MALE SE SI VIENE CHIAMATI COL NOME SBAGLIATO. UN NOME È UN’IDENTITÀ CHE VA PROTETTA, CIÒ VALE ANCHE PER IL VINO.

Sono trascorse alcuni mesi dall’evento targato Fisar in Rosa del 16 novembre scorso a Livorno, in occasione di Mare Di Vino 2019 ma il ricordo è ancora vivido.

Lavorare a Londra nell’alta ristorazione, in un ristorante pluristellato e non in luogo qualsiasi è un traguardo, per molti e, chissà, un trampolino di lancio per Giacomo Della Briotta, che a soli 25 anni già vanta una valida esperienza nel settore.