Storicamente, questa particolare opera di antropizzazione, con presenza di attività di viticoltura nei posti più inaccessibili e inospitali, si accompagna alla necessità di conservare e tramandare un patrimonio di tradizioni, di saggezza, di pratiche colturali, unitamente all’esigenza di salvaguardia del suolo e dei vitigni storici del luogo, i cosiddetti “autoctoni”.

INTERVISTA A ROBERTO GAUDIO, PRESIDENTE USCENTE DI CERVIM. È la viticoltura delle zone particolarmente difficili, come montagna e piccole isole, e così è stata definita dall’articolo 7 del Testo Unico del Vino (L. 238/2016) e dal Decreto attuativo emanato a inizio estate, mutuando un’espressione coniata dal Cervim, istituzione di interesse europeo che ha sede in Val d’Aosta.

Socializzare, lavorare, fare acquisti: in questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un’incredibile accelerazione delle trasformazioni tecnologiche, che hanno favorito la creazione di una nuova quotidianità.

Fino a qualche decennio fa, in Italia, si usava lasciare un deposito per l’acquisto delle bevande in bottiglie di vetro che era poi reso al momento della riconsegna, vuoto a rendere.

Some situations leave a blank in one’s mind. Either because we defer their explanation or we simply don’t want to acknowledge them.

Alcune situazioni lasciano il vuoto nella propria mente, perché tardi a giustificarle oppure non vuoi identificarle, ma certamente danno evidenza della necessità di fissare un punto di domanda, un momento di riflessione.

Il Muvit è il Museo del vino realizzato nel 1974 da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti nella pars agricola del seicentesco Palazzo Graziani Baglioni a Torgiano, nel cuore dell’Umbria, al centro di una affermata zona vitivinicola situata tra Perugia e Assisi.

INTERVIEW WITH DONATELLA CINELLI COLOMBINI, PIONEER OF THE ITALIAN WINE TOURISM, WHO REVEALS HER FEARS AND POSSIBLE STRATEGIES FOR RECOVERY

Lei è un artista a tutto tondo – giornalista, scrittore, poeta, art director, graphic designer, editore di riviste equestri, scultore – una figura eclettica nel campo delle arti. Come si definirebbe?

Nella terza tappa del percorso “Atelier in cantina” affrontiamo alcune riflessioni riguardo l’utilizzo, o meglio la fruizione, delle cantine quali luoghi di incontro, di eventi e scambi culturali.