Non si può non premettere che l’abbinamento del vino con i legumi è suscettibile di una notevole varietà di scelte, a seconda della lavorazione del piatto e delle altre componenti, se cucinato a zuppa, se con la pasta o se, come accade di frequente, arricchito per struttura e grassezza da salsicce, guanciale o altre parti di maiale.

Freschi o secchi? Questo è il dilemma: se sia da preferire una ciotola di fave fresche e tenere appena sgusciate, dolci, sposate a piccoli bocconi di pancetta e di formaggio fresco..

I legumi sono delle verdure a seme da sempre utilizzati nella cucina del Mediterraneo. Alcuni piatti tradizionali hanno costituito l’ossatura fondante per numerose popolazioni che attraverso l’unione di legumi, verdure e pane riuscivano a soddisfare i numerosi componenti delle famiglie tradizionali.

“Il mio Carso è duro e buono. Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi”

Dopo un lungo periodo in cui è stato trascurato dai produttori locali, soprattutto a causa del suo essere difficile perché “montano”, dal grappolo spargolo e scarsamente produttivo, il Tintilia, a partire dagli anni ‘80 ha conquistato il centro dell’attenzione della nuova cultura territoriale molisana.

Il Vermentino è giunto abbastanza recentemente, seconda metà dell’800, sull’isola sarda e non fa parte di quel pacchetto di vitigni, come Cannonau, Nuragus, che recenti studi hanno decretato autoctoni locali ribaltando vecchi convincimenti che facevano dell’isola approdo di vitigni, ora provenienti da est, Caucaso e dintorni, ora provenienti da ovest, penisola iberica.

Riscoprendo, con questa breve rubrica, la figura del sommelier dal punto di vista storico, ne ho colto gli aspetti salienti del suo agire prima dell’avvento del marketing per arrivare a sottolineare i collegamenti con il suo fare moderno.

Il Chiaretto della Valtènesi e i rosati d’Italia insieme in Rosautoctono, cinque Consorzi per esaltare il gusto di questo vino speciale.

Ma che Nebbiolo eccezionale! Piemonte? No, Valtellina. E che Sangiovese intrigante. È toscano? Macché, viene dalla Romagna. E che dire di una profumata Malvasia lucana, di un fresco Bianchello delle Marche o di un’avvolgente Tintilia molisana?

La “Strada dei Vigneti Alpini” propone itinerari di scoperta sui due versanti delle Alpi occidentali dei territori dell’Alta Savoia, Savoia, Torino, Valle d’Aosta, a chi ama oltre che degustare vini in cantina, visitare borghi, castelli, ammirare una natura incontaminata in tutte le stagioni